Brutte notizie per chi è costretto ad usare spesso il taxi, dalla giornata di ieri, infatti, le corse saranno più care. Nella graduatoria delle città più care ci sono Milano, Roma e Napoli. Ma a battere tutti è proprio il capoluogo campano che ha subito il rincaro maggiore.
Ecco di seguito le nuove tariffe:
inizio corsa festiva dalle ore 6 alle ore 22 passa da 6 euro a 6 euro e 50; la notturna feriale o festiva dalle ore 22 alle ore 6 da 6 euro a 6 euro e 50. Lo scatto a tassametro di 0,05 centesimi avviene ogni 8 secondi di sosta, prima ogni 10, e ogni 48 metri, prima erano 60. La chiamata al radio taxi passa da 1,00 euro a 1,50, con un balzello del 50 per cento. Le corse originate all'aeroporto da 3 euro e 20 centesimi passano ora a 5 euro; per ogni passeggero oltre il quarto si va da 1 euro a 2 euro; per ritorno a vuoto da 1 euro a 2 euro.
L’assessore alla Mobilità Mario Calabrese, tuttavia, ci tiene a sottolineare che il rincaro è da considerarsi più come un adeguamento: «Abbiamo modificato le tariffe taxi – afferma l’assessore - che erano le più basse in Italia, come si evince anche dal rapporto presentato solo pochi giorni fa dall’Agenzia di regolazione dei trasporti al Parlamento. Verificheremo le segnalazioni e se necessario, interverremo».
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